Chissà come e quando è accaduto… Forse lo avrà notato mentre qualcuno stava tentando di attaccarlo? E chissà a quale tipo di carro: per il trasporto di armi… o forse di oggetti… o magari di persone? Chissà. Di certo quel cavallo deve aver avuto qualcosa di speciale, qualcosa che lo distingueva nella grande quantità di cavalli che circolavano lì ogni giorno… perché altrimenti non si spiega. O meglio: si spiega tenendo in conto la particolare sensibilità di quel giovane ufficiale, ma soprattutto quel suo occhio capace di vedere ciò che per altri sarebbe stato invisibile. E di immaginare ciò che per altri sarebbe stato inimmaginabile. Deve essere stato per questo. Altrimenti non si spiega – appunto – il motivo per cui quel giovane ufficiale un certo giorno chiede al suo comandante, o forse addirittura al comandante della Scuola, di poter ricevere in affidamento quel baio irlandese di 10 anni che in quel momento stava facendo servizio tra i soggetti destinati al tiro leggero alla Scuola Militare di Equitazione di Pinerolo. E la richiesta deve essere stata avanzata con tale determinazione da risultare infine del tutto convincente: perché in effetti Trebecco viene tolto dalle stanghe per passare sotto la sella del giovane ufficiale, il tenente Tommaso Lequio.
Il volo era già stato prenotato e Peder Fredricson aveva in tasca il biglietto: quella sera stessa avrebbe preso l’aereo per tornare a casa, in Svezia. Ma a un certo punto gli arriva la risposta: sì, quel cavallo al quale lui si era interessato lo si poteva provare. Il Campionato del Mondo riservato ai cavalli giovani era appena terminato a Lanaken e quel piccolo cavalluccio montato da Nicola Philippaerts lo aveva colpito non tanto per il risultato – 3° posto tra i 7 anni – quanto più per… mah… chissà per cosa alla fin fine… però se ne era interessato, aveva chiesto e adesso c’era la risposta: sì, quel piccolo cavalluccio si poteva provare. «Così ho cambiato la prenotazione del volo e la mattina seguente molto presto sono andato in scuderia… E l’ho visto lì, in box, nella semioscurità: baio, piccolo, magro, sembrava davvero il cavalluccio della scuola. E anche molto basso per la mia statura… E lì mi sono detto ma perché mi è passato per la testa questo pensiero, sto solo perdendo il mio tempo, adesso sarei già tranquillamente a casa mia… Ma ormai ero lì… Così All In l’abbiamo portato fuori, fatto trottare un po’ e i miei pensieri negativi si sono perfino rafforzati. Ma poi ho cominciato a saltare, e… ».
Olimpiadi di Anversa, 12 settembre 1920: Tommaso Lequio in sella a Trebecco vince la medaglia d’oro individuale in salto ostacoli. Olimpiadi di Parigi, 27 luglio 1924: Tommaso Lequio in sella a Trebecco vince la medaglia d’argento individuale in salto ostacoli.
Olimpiadi di Rio de Janeiro, 19 agosto 2016: Peder Fredricson su All In vince la medaglia d’argento individuale in salto ostacoli. Olimpiadi di Tokyo, 4 agosto 2021: Peder Fredricson su All In vince la medaglia d’argento individuale in salto ostacoli.
Trebecco e All In sono gli unici due cavalli nella storia del salto ostacoli mondiale ad aver vinto due volte una medaglia individuale alle Olimpiadi. Loro: Trebecco e All In.